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trattamento pietre naturali

Quando ci occupiamo della fase di trattamento pietre naturali dobbiamo preventivamente analizzare le caratteristiche e la natura chimico-fisica del materiale in oggetto. La differenza da fare è quella tra pietre carbonate e pietre silicee. Il trattamento pietre naturali che non tiene conto di questa sostanziale differenza non sarà mai efficace come invece lo sono i prodotti realizzati da questa azienda che opera in questo settore da trenta lunghi anni.

Vediamo come procedere nel trattamento pietre naturali nel caso di pietre carbonate. Esse sono generalmente caratterizzate da un medio basso grado di resistenza all'abrasione e da una particolare sensibilità all'azione acida. Ad esempio, nel trattamento pietre naturali della pietra dorata, l'ardesia nera, il travertino o il tufo, queste pietre possono essere particolarmente sensibili all'azione acida, perciò, in fase di lavaggio di fondo finalizzato alla rimozione dello sporco e dei residui cementizi di stuccatura, si deve intervenire con detergenti acidi molto leggeri.

Il trattamento pietre naturali sulle pietre silicee, invece, deve tenere presente le caratteristiche che sono l'alta resistenza all'abrasione e all'azione acida. Tuttavia è consigliabile sempre operare una prova preliminare e agire gradualmente nelle diluizioni in acqua del detergente acido poiché alcune pietre aggredite dall'azione acida possono sviluppare la formazione di ruggine. Il trattamento pietre naturali, una volta terminato il passaggio con impiego di primer bicomponente, prosegue con il lavaggio di fondo.

La seconda operazione fondamentale nel trattamento pietre naturali è quella della neutralizzazione e cioè della totale rimozione dei residui acidi dalla superficie. La neutralizzazione deve essere eseguita sempre e attentamente attraverso risciacqui ripetuti e aggiungendo all'acqua un detergente alcalino in % pari al 5-10%. Il trattamento pietre naturali eseguito in questo modo porterà ad un risultato ottimale, perché non trascura nessun aspetto della lavorazione prestando attenzione anche ai minimi dettagli.

Altro passaggio fondamentale nel trattamento pietre naturali è quello di aspirare sempre perfettamente dopo aver operato in qualsiasi fase con la monospazzola. Prima di procedere con quella che è la fase vera e propria del trattamento lasciare asciugare perfettamente la superficie sulla quale si andrà ad operare. Il trattamento è strettamente correlato alle caratteristiche della superficie e al luogo in cui la stessa si trova quindi ogni qual volta si opera occorrerà tenere in conto queste due variabili.

Tutti i cicli di pulizia di fondo per il trattamento pietre naturali sono studiati appositamente sulla base del tipo di materiale e della sua composizione. Le più affascinanti superfici trovano alleati fondamentali nei formulati di TOR-KEM: il Tufo, Alabastro, Pietra leccese, Pietra d'Istria, Pietra di Trani, Pietra di Vicenza, Ardesia, Pietra serena, Pietra di Finale. Il trattamento pietre naturali è indicato anche per Pietra fossile, Pietra di Castelgavone, Finale chiara, Verezzi, Bargiolina, Arenaria indiana, Serizzo, Porfido trentino, Porfido messicano, Porfido Sardo, Porfido Argentino, Pietra della Lessinia, Basalto, Peperino e Quarzite.


MATERIALI LAPIDEI NATURALI

Materiali provenienti dalle operazioni di estrazione.
Origine: cave. 
Tipologie: pietra, marmo e granito.
Lavorazioni che determinano questi materiali dopo l'estrazione e il taglio: levigature, lucidature e trattamentistica chimica.

Lapidei
MARMO
ORIGINE: rocce metamorfiche-cristalline-pure.
CONFORMAZIONE: in prevalenza carbonato di calcio.
CARATTERISTICHE: pochissima porosità, bassissima assorbenza e intolleranza agli agenti acidi.
LAVORAZIONE: può essere trattato meccanicamente, chimicamente o meccanicamente e chimicamente insieme.

GRANITO
ORIGINE: rocce di natura silicea con cristalli di varia natura. 
CONFORMAZIONE: in prevalenza silicio.
CARATTERISTICHE: pochissima porosità, bassissima assorbenza e buona tolleranza agli agenti acidi.
LAVORAZIONE: può essere trattato meccanicamente, chimicamente o meccanicamente e chimicamente insieme.

MARMO E GRANITO
Le superfici in marmo e granito vengono trattate meccanicamente e meccanicamente e chimicamente insieme. La levigatura e la lucidatura sono le operazioni più comuni e utilizzate. 
Queste procedure hanno l'obbiettivo di chiudere la porosità per mezzo di specifici macchinari e rendere la superficie molto liscia e lucida, comunemente si definiscono levigature e lucidature a specchio. Molti materiali sono sottoposti a questo trattamento ad esempio:
marmi, graniti, graniglie, pietre, palladiane e mosaici alla veneziana o alla genovese. Grazie a macchinari di nuova concezione oggi è possibile eseguire queste lavorazioni senza più ricorrerre alle lucidature al piombo. Esistono infatti monospazzole specifiche dotate di planetari con dischi diamantati di varia misura. Si lavora ad acqua in modo assolutamente rapido e funzionale. Sono sistemi ecologici e a bassissimo impatto, non richiedono l'utilizzo del piombo (dannoso e cancerogeno) e producono residui di fango smaltibili comunemente senza intaccare l'ecosistema in nessun modo. Naturalmente queste superfici richiedono una levigatura graduale con diamantine di misura diversa fino al raggiungimento di una superficie estremamente liscia, senza righe e molto lucida. Tuttavia questo tipo di operazioni richiede anche l'ausilio e il supporto di prodotti chimici per meglio conservare e preservare la superficie dal consumo, dall' abrasione e dall'azione degli agenti domestici.In questi casi si utilizzano trattamenti idroe oleo repellenti con l'ausilio di monospazzola e disco bianco o crema, trattamenti con cere metallizzate utilizzabili anche in seguito come manutentori oppure si può agire anche attraverso l'utilizzo di cristallizzanti. La cristallizzazione con monospazzola munita di disco in lana d'acciaio è anche un ottimo metodo per ripristinare le superfici di questo tipo leggermente usurate dal calpestio e dall'abrasione. 

PIETRA
Roccia naturale non trattabile meccanicamente attraverso la lucidatura. 
Distinzione:
-pietre carbonatiche non resistenti all'azione acida-tenere all'abrasione e al traffico pedonale intenso.
-pietre silicee arenarie e quarziti resistenti all'azione acida, all'abrasione e al traffico pedonale intenso.

Le superfici aldilà delle loro caratteristiche sono e devono essere protette dall'azione di degrado, consumo e alterazione.
Il trattamento ha essenzialmente uno scopo protettivo e conservativo della superficie nei confronti dell'aggressione chimica, meccanica e atmosferica. 
Tuttavia esistono anche trattamenti protettivi e conservativi rivitalizzanti che sono specifici per quei materiali che di natura non presentano un effetto particolarmente entusiasmante a livello estetico.
Questi trattamenti esaltano toni e venature della superficie e aumentano la lucentezza della sua natura.

Le superfici in pietra vengono trattate principalmente a livello chimico. Salvo nei casi specifici di pietre levigabili e lucidabili generalmente si agisce con detergenti per il lavaggio di fondo e protettivi per il trattamento delle superfici e dei manufatti con specifici cicli relativi all'origine e alla composizione chimico fisica del materiale:

  • CALCAREE
  • CARBONATICHE
  • BASICHE
  • SILICEE
  • SILICATICHE
  • ERUTTIVE
  • ACIDE

I nostri cicli di pulizia di fondo e protezione sono studiati appositamente sulla base del tipo di materiale e della sua composizione. Le più affascinanti superfici trovano alleati fondamentali nei nostri formulati. Tufo, Alabastro, Pietra leccese, Pietra d'Istria, Pietra di Trani, Pietra di Vicenza, Ardesia, Pietra serena, Pietra di Finale, Pietra fossile, Pietra di Castelgavone, Finale chiara, Verezzi, Bargiolina, Arenaria indiana, Serizzo, Porfido trentino, Porfido messicano, Porfido Sardo, Porfido Argentino, Pietra della Lessinia, Basalto, Peperino, Quarzite, Quarzite Panama, Pietra di Luserna, Pietra Verde della val d'Aosta, Quarzite Brasiliana, Ciottoli naturali di fiume, Serpentino, Piasentina, Pietra Lara, Pietra lavica, Pietra di Modica, Aurisina, Bardiglio, Sampietrino ecc.. 

TRATTAMENTO DELLA PIETRA.
Quando siamo in procinto di trattare una superficie in pietra dobbiamo preventivamente analizzare le caratteristiche e la natura chimico-fisica del materiale. Distinzione tra pietre carbonati e pietre silicee.
Le pietre carbonatiche sono generalmente caratterizzate da un medio basso grado di resistenza all'abrasione e da una particolare sensibilità all'azione acida. Ad esempio la pietra dorata, l'ardesia nera, pietra leccese, il travertino, il tufo ecc.. possono essere particolarmente sensibili all'azione acida perciò, in fase di lavaggio di fondo finalizzato alla rimozione dello sporco e dei residui cementizi di stuccatura, dobbiamo intervenire con detergenti acidi molto leggeri e la loro diluizione deve essere graduale. In questi casi una prova preliminare è essenziale. 
Anche le operazioni di lavaggio con monospazzola devono tenere conto della delicatezza di questi materiali.
Non utilizzare disco nero. Le pietre silicee sono invece molto resistenti sia all'abrasione che all'azione acida. 
Tuttavia è consigliabile sempre operare una prova preliminare e agire gradualmente nelle diluizioni in acqua del detergente acido poiché alcune pietre aggredite dall'azione acida possono sviluppare la formazione di ruggine.
Effettuato il lavaggio di fondo, la seconda operazione fondamentale è quella della neutralizzazione e cioè della totale rimozione dei residui acidi dalla superficie. La neutralizzazione deve essere eseguita sempre e attentamente attraverso risciacqui ripetuti e aggiungendo all'acqua un detergente alcalino in % pari al 5-10%. Diluire in acqua. 
Naturalmente aspirare sempre perfettamente dopo aver operato in qualsiasi fase con monospazzola. Prima di procedere con il trattamento lasciare asciugare perfettamente la superficie. Il trattamento è strettamente correlato alle caratteristiche della superficie e al luogo in cui la stessa si trova (interno-esterno).